Uno col Khidr del tuo Essere. 10 Via per Libertà

30.04.2022 17:47
Alcune annotazioni di un viaggiatore SPAZIO TEMPORALE
CAPITOLO XX[1]
“ TI SGRIDI IL SIGNORE!”

E’ nel mondo dello spirito che si spiega la dimensione materiale, e non viceversa, anche se i due risvolti sembrano essere  facce diverse della stessa moneta.

Il rispetto della gerarchia spirituale, e la comprensione retta dei molteplici significati dei simboli, sono strumenti ineliminabili per un’effettiva crescita intellettuale.

In un’epoca come l’attuale c’è addirittura la paura di sognare, poiché c’è chi vorrebbe inibire la capacità creativa dell’Uomo.

Umiltà nello spirito di servizio! Eppure una volta sarebbe stato assurdo parlare di servizio, come qualche cosa di straordinario e fuori del comune.

Un tempo gli uomini aiutavano gli altri spontaneamente, servendo in modo naturale, comportandosi come il sole, che, naturalmente con la luce e con il calore, dà la vita a tutte le creature della Terra.

E’ a causa del degrado generale, prodotto da energie destabilizzanti, che tengono in servitù morale, politica ed economica l’umanità, che viene considerato,  denigratorio o meritorio a seconda dei punti di vista,  il  servizio.

In origine non era così.

Ti sgridi il Signore [2]!” Nella dimensione dello spirito si svolge una battaglia senza esclusione di colpi, ed alcuni risvolti di quella, si notano anche nella realtà tridimensionale.

In questo aspetto della vita, Gesù s’è sempre messo al servizio dell’uomo; nelle dimensioni ultramateriali invece, ha sempre esercitato la Sua Autorità, annullando le opere dell’avversario; col prendere l’iniziativa, imponeva ai demoni il silenzio, sconfiggendoli al giusto momento in una lotta senza quartiere.

Quando Lui dice che Egli è  porta del pascolo fra cielo e terra, significa che è proprio nel Suo Nome, che si sciolgono le apparenti separazioni contraddittorie fra carne, sangue e spirito.

Basta la Parola pronunciata con Autorità : Gesù! Ed ecco che subito l’oro luccica nel pulviscolo atmosferico, inondando di Luce ogni cosa.

Venite a Me[3], dice il Maestro. Questo andare verso il Signore, lo devi volere con tutta la potenza della tua forza, poca o molta che sia, ma la devi dispiegare tutta.

Lotta con tutta la forza della tua Individualità,  non più isolata, perché ora è stata risanata dal sorriso del Padre : “Getta sull’Eterno il tuo peso, ed Egli ti sosterrà, egli non permetterà che il giusto sia smosso” [4].

“ Non ti poggiare sul tuo discernimento, è manifesto che non ne hai; tu sei mancante. Solo Gesù può colmare questa privazione e vuoto: allora fatti completare, da Colui, che ha presieduto alla Luce della tua nuova creazione”.

Fatti compiere da Lui in modo, che il Maestro possa dire al Padre anche per te: “ tutto è compiuto.“

Perdonando all’uomo i suoi errori, perché  tu ami la sua essenza, non il suo errore, esponi la protervia dell’Avversario, che usando l’ignoranza della separazione ci aggredisce e acceca, facendoci credere di essere l’uno nemico dell’altro.

La naturale socievolezza dell’uomo è snaturata, trasformandosi in aggressività.  Guarda bene intorno a te per liberare gli altri, come anche tu sei stato liberato.

Ci sono Esseri luminosi, che sembrano imprigionati nella terra; Angeli incatenati alla terra in modo tale, che per liberarli, è necessario scavare delle vere e proprie buche, come tu sai essere successo anche al Tempio della Concordia, nella Valle dei Templi. 

L’uomo è come un angelo caduto, imprigionato nella terra dalla carne male compresa : va servito e aiutato a ritrovare l’originaria luminosità. Tu c’eri laggiù, tu lo hai visto; come potresti dimenticarlo?

Anche lo stesso Satana, un giorno forse potrà rivedere la sua personale posizione, se potrà rispondere, tra le lacrime di pentimento, a San Michele Arcangelo,  però rivolgendosi a Dio:” Si! Mio Dio, perdonami col tuo giudizio misericordioso: non so quello che faccio”.

Comunque sia solo il Padre sa cosa avverrà, Egli è il più saggio.

Michele Arcangelo, nella Sua Autorità incontestabile, contendendo col diavolo, circa il corpo di Mosè, in pieno mandato di servizio, non si avvalse di una sua forza personale, ma si armò del: “ Ti sgridi il Signore.” [5] Lo stesso Signor Gesù ha sempre agito in Nome del Padre, non in nome suo, esercitando l’arte della bilancia con misura.

 

Il ritorno dei Re e la guerra santa.[6]

Anni fa, guardando verso l’Oriente dell’Eremo camaldolese, vidi qualcuno sulla breccia, come se fosse un nuovo templare, poiché sacerdote e guerriero al contempo.

L’insegna che tiene colla destra è la bandiera del Risorto; la spada sfolgorante, che è nella sinistra, è la Parola.

Nessuno si sceglie da se questo compito; non si diventa profeti, se il Signore non dà l’unzione: non c’è nessuna organizzazione umana, che possa fare questo.

Eliseo è stato consacrato profeta dal profeta Elia, che scompare nel carro di fuoco.

Giovanni Battista esce dal deserto e non dal sinedrio.

Anche Francesco d’Assisi non è uscito dalla congregazione clericale ufficiale.

Ci sono alcuni uomini, che sono re e le loro mani hanno il potere divino di guarire i cuori infranti.

Il discernimento si nutre con l’Amore. Fa quello che fai, ma fallo con amore e quando non  riesci: fermati, guarda e ascolta  e il Signore dell’amore ti offrirà la soluzione.

Mantieni il cuore puro e nel dubbio, siediti, aspetta e prega.

Ricerca la presenza in te. Non decidere mai quando sei nervoso.

Siedi e aspetta e la Presenza respirerà in te e tu respirerai per Lei.

Ecco che allora l’acqua agitata si calma e entra nella quiete; la luce l’attraversa; l’unione con lo sfolgorio di mille soli si attua…e tutto diviene Luce.

Procedere nella piccola guerra santa significa accettare tutti gli altri, andando oltre le apparenti differenze; insegnando con la vita di ogni giorno, che il Padre è amore, che perdona per mille generazioni, e il cui castigo – salutare – invece riguarda solo la terza – forse la quarta – generazione.

Dio allora pronunciò tutte queste parole:” Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi.[7]

Farsi uno con tutti; essere un’oasi nel deserto per ogni forma di vita. Accettare gli altri, perché figli dello stesso Padre, e al di là delle apparenti diversità, tornare al centro.

Ricomporre il Volto divino, che volontariamente è stato nascosto; con la filocalia l’oro disperso viene ricercato, per ricomporre il sacro sembiante e così viene costruita la Cattedrale universale, che fiorisce nelle galassie.

Gesù ricerca i sacri utensili sacerdotali d’oro, che l’avversario vorrebbe per se, pur senza comprenderne il vero significato, per realizzare il Culto divino. Questi Utensili d’Oro puro, con sapienza celeste, sono stati dispersi dal Padre nel campo del mondo.[8]

Costruire la cattedrale universale, o Gerusalemme celeste – dove uomini e angeli sono concittadini – è il senso della venuta del Signor Gesù Cristo.

Conseguire la terra promessa è l’equivalente di ricostruire il volto divino: e questo è il realizzare la piccola guerra santa.

Ma il sostegno della piccola guerra santa, va ricercato nel conseguimento della grande guerra santa, che si esprime come fioritura in Dio : è  una Unione, che va al di là  delle forme, del Tu sei Me; per cui  la creatura non è più semplicemente creatura – tanto è vero, che Bernardo di Chiaravalle ha potuto dire, più o meno: “ Mi baci coi baci della Sua bocca… le stesse visioni di angeli mi infastidiscono.

La creatura si trova davanti al suo Creatore, senza intermediari; non è un perdersi nel nirvana (Dom F.Mosconi ) ma è un ritrovare la propria unicità in Dio.

“ Non c’è niente di più triste di quando in una società, in una nazione, in una città, in una famiglia, in un uomo, si spegne lo spirito.” Non disprezzate il profetare. Non spegnete lo Spirito”, dice Paolo.

Se lo spirito si ritira, la creatura muore.

Per la creatura non sarà più la stessa cosa, anche se poi, per altre vie, tutte le ossa inaridite, torneranno alla vita. Sarà sempre per una storia d’amore, solo che il protagonista di quella storia, non agirà più da attore principale, avendo abdicato a quella parte, e dovrà ripetere la classe: anche se Dio non commette errori e la Misericordia supera il sacrificio, qualunque sacrificio.

O questa Chiesa, uscita fuori dalle pastoie imposte dai falsi pastori,  diviene aperta a tutti i colori, senza distinzione di sesso/attitudini/capacità/razza/etc, o altrimenti chiude la porta a Cristo, che invece familiarizza con chi nessuno ama.

“Maestro, dove abiti?” –Vieni e vedraiadessoperché Io sto passando adesso. Vieni dietro a Me e non sarai mai più quello di prima, sii ardente e abbi coraggio. Lascia i morti coi morti, vieni adesso con Me che sono la tua Resurrezione, poi potrai tornare, per ricomporre i morti, per contribuire, in qualche modo, a   resurrezione, poiché Gesù è lo stesso ieri oggi e in eterno: semper, SEMPRE!

La chiamata di Gesù è sempre la stessa: uscire fuori da un sistema falso e bugiardo, ribelle a Dio e alla legge dell’Amore, così come l’ha insegnato il Signore dell’Amore, che dando il comandamento nuovo dice: “ amate i vostri nemici, così sarete  perfetti com’é perfetto il Padre vostro celeste” Matteo 5,44-48.

Guardando all’eremo di San Giorgio ti  potresti riconoscere nell’acqua piovana. La pioggia, ti dà la forza, per vivere cristianamente giorno per giorno, giacché a ciascun giorno basta il suo affanno, Questo è l’equipaggiamento necessario per sostenere con successo la piccola guerra santa.

Ma la neve, col deposito dei ghiacciai, è l’acqua perenne, che dalla cima della montagna del cuore – quella montagna sulla quale ogni Mosè, umilmente deve salire – assicura la vita alla collina e  alla pianura.

Il ghiacciaio perenne, radicato fin nelle midolla alla Parola, è l’equipaggiamento insostituibile per sostenere la grande guerra santa: La Parola di Dio ha la forza della pioggia e della neve.

Ed allora, come dice Padre Franco Mosconi, nel suo commento ad Isaia 55, è necessità divenire ruminanti della Parola, mangiatori ruminanti della Parola.

Che altro è la pecorella, se non l’animale, che mangia dalle mani del Pastore e rumina? E se la capra mangia di tutto, la pecora no; la pecorella senza il Pastore è davvero senza difesa.[9]

 

Per realizzare una rigenerazione vitale dei rapporti  fra Occidente ed Oriente nell’area mediterranea e medio-orientale, ritengo che nel terzo millennio da poco entrato, potremmo trovare, nel Sufismo e nel Francescanesimo, basi concrete per far fiorire le diverse sopracitate Culture nel primato della rinascita in Dio; nascita sempre attuale, e conforme alla evoluzione dei tempi. Importanza, in questa Nuova Fase, del Dhikr (Ricordo di Dio) e della Preghiera esicasta, centrata anch’essa sulla memoria del respiro del Segreto Nome divino.[10]

 

Il nemico, esaurito il suo compito, dopo il tuo salutare ravvedimento, si  ridimensionerà da solo. Lascialo andare nelle mani di Dio e si sgonfierà da solo, perché i soldi, le banche, il potere esistono solo se tu gli dai credito. Se fossero ritirati,  nello stesso momento, dai contribuenti  i  loro crediti, le banche del sistema  si affloscerebbero  da sole, mettendo a nudo la debolezza della falsità dei pilastri su cui si poggia il sistema. Francesco d’Assisi disse a sua padre, che non era più suo padre e gli restituì  quello che apparteneva al genitore: case, vestiti, carte di credito…falsi affetti e false credenze…e se ne andò NUDO, cioè  nato di nuovo, per la sua nuova strada, poiché ciò che è nato dalla carne è carne, ma quello che rinasce in spirito e verità, è la Novità di Dio.

 Che voglio dire? Che forse anche ora, come allora,  chi può uscire fuori dal sistema, lasciandolo a se stesso, potrebbe farlo gestendo  nuclei fuori dell’organizzazione capitalista dominante; attività commerciali fondate su cooperative di mestiere autonome e libere, rette da Uomini e Donne liberi.

I potenti, prigionieri della loro smania di potere egoistico, si sbraneranno tra loro, se non vorranno cambiare. Si eserciti la Presenza, tutto benedicendo; come hanno fatto e fanno i monaci tibetani coi cinesi.

Ho udito una campana tibetana suonare, però suonerò musica cristiana, rivista col francescanesimo sufi vivo, cioè quello che agisce in piena libertà, svincolato dalle pastoie clericali. E’ giunto il tempo atteso: la prova è in atto e una facilmente prevedibile aggressione armata sta sfondando porte aperte, col consenso di moltitudini narcotizzate.

Dentro di te c’è la risposta a tutto e ” se non la dai tu la risposta, nessuno può darla per te” dirà Galadriel a Frodo!!

Nel film de “Il Signore degli Anelli” – a differenza del libro di J.R.Tolkien – non si parla di Tom Bombadill, che può giocare con l’anello, completamente immune alle nefaste vibrazioni da quello emanate, ignorando l’ingordigia di potere fine a se stessa. L’ Oscuro Signore si dissolverà col dissolversi dell’anello. Tom, che con destrezza si muove in una dimensione altra, può infilare l’anello del potere senza restarne contaminato. C’è quindi anche  chi è al disopra dell’influenza dell’anello, che può annullare in qualunque momento: ma questo è un progetto che rientra in un’altra storia.

 Se la notte è oscura e carica di disperazione, l’alba di Resurrezione si mostrerà ancora più luminosa e viva. Non scordarlo mai nell’agonia della prova.

Riconosco con gratitudine il debito culturale che ho con il Dottor Prospero Calzolari. Nell’assaporare il lavoro del Dottore su Francesco ed Elia, entrambi di Assisi, mi  sono trovato senza parole, mentre gustavo la dolcezza del miele stillante da quelle affermazioni  in  Presenza occulta e manifesta dell’Imperatore Federico II  nella Basilica di San Francesco ad AssisiFrate Elia e la congiura del silenzio (Prospero Calzolari)

Ho sempre intuito un profondo legame fra l’opera di Federico II, Francesco d’Assisi e Dante, dove tutti e tre, percorrendo le stesse strade, da Traghettatori, hanno portato, a titolo diverso, un grande contributo alla nascita del volgare italiano, garantendo il passaggio di contenuti intellettuali tradizionali, dall’agonizzante latino al nuovo mondo entrante. Lo stesso Dante, da Fedele d’Amore, ha vissuto le cose che ha scritto; e non ha caso  ha voluto essere sepolto vicino al convento francescano di Ravenna: e questo vorrà pur dir qualche cosa.

Mancava a, però, alla  mia personale ricerca, l’anello di unione fra questi personaggi straordinari, visto che la storiografia ufficiale, nulla dice dei veri rapporti diretti fra Francesco, Elia e Federico II. Anzi si cercò di ridicolizzare questi rapporti , con gli  aneddoti  fatti circolare da Bonaventura , che voleva far passare Federico solo per un  lussurioso e Francesco come un guerriero della graticola, sempre pronto a sfidare i nemici blasfemi, per dimostrare a tutti che il suo dio è il più forte. Resto “francescano” come posso perché, che io lo voglia o no, sono sempre più attratto dal Cherubino che viene da Oriente: dove il rapporto fra Cherubino e l’Aprente del Libro, secondo un commento sufi, è molto forte.Divinità nella creatura umana

Nulla sapevo di Elia da Assisi: architetto della basilica di Assisi, proveniente dall’esperienza di Castel del Monte; ma soprattutto nulla sapevo della benedizione di Francesco sufi ad Elia Sufi, e della loro unione con Federico II, per me l’incontestato Signore della Palma.

Non sono un sufi, ma amo i Sufi, e ringrazio  Idries Shah* per la coraggiosa verità proclamata, con le sue opere e con la sua vita, in tempi di pericolosa transizione, dove  è facile perdersi. Se non si hanno basi tradizionali, non si può decodificare.

Decodificare oggi. Per chi si mette in cammino, due parole di chiarimento mi sembrano necessarie. Non esiste il caso, inteso come necessità imprevedibile/improrogabile, ma ogni effetto sta nella sua causa. Da una ghianda esce fuori una quercia, non un ciliegio.

Il problema si pone quando non v’è chiarezza, sia nella vera causa sia nella vera conseguenza.

La confusione esce fuori quando si vuole interpretare un fatto senza conoscere la vera natura della causa, e magari si confonde il nocciolo del ciliegio con la ghianda della quercia.

Il problema si scioglie col percepire l’esattezza della verità oggettiva, senza confonderla con la maggiore o minore bontà dell’opinione soggettiva. La verità é! Non ha bisogno di essere creduta più o meno.

Non esiste un “a mali estremi, estremi rimedi” o “meglio un male minore ad un male maggiore” perché un errore che all’inizio sembra piccolo alla fine può produrre un danno irreparabile, dirà Tommaso d’Aquino.

Un re, potente e forte, era sceso in battaglia alla guida del suo esercito. Un piccolo chiodo si tolse dal ferro dello zoccolo del cavallo; il ferro venne via e il cavallo inciampò, azzoppandosi;  il re nella caduta perse la vita e il regno, mentre il suo popolo la libertà. Tutto per un semplice chiodo, per una semplice disattenzione!”

Se si è in un labirinto, per uscirne fuori occorre arte e disciplina: il maestro di verità rappresenta l’inizio: ricorda però, che forse uscito dal labirinto del Minotauro, il Teseo di turno probabilmente incapperà in un altro percorso non meno pericoloso.

Comunque stiano le cose,  il compito del Maestro  non consiste nel legare a sé il discepolo addormentato, ma nel metterlo in condizione, da sveglio, di seguire il Maestro Interiore.

Occorre imparare a decifrare l’esatta natura delle cose, che ci corrono incontro.

Arwen dice ad Aragorn , divorato dallo sconforto del dubbio: ” La strada è chiara davanti ai tuoi piedi, devi solo seguirla!” Fuori di metafora significa:” Devi raggiungere la Meta, devi arrivare alla tua destinazione. Puoi trovare la strada, solo se sai cosa è che cerchi o, più esattamente, cosa è che ti cerca.

Allora occorre ricordare:

1.I cartelli che indicano la via ci sono e più raffinata è la tua capacità di decodifica, tanto più saprai interpretarli. Che vuol dire decodificare? Riportare nella forma originaria le informazioni rese in codice: abbiamo a che fare con qualche cosa che, volutamente è andato perduto e che va ritrovato: la strada di casa, appunto. Le parabole del figliol prodigo[11], in un senso e quella dei sufi dell’isola, di cui parla Idries Shah [12]in un altro senso, se comprese nel significato cosmico, potrebbero aiutare a illuminare, anche i sentieri più disperati e oscuri della vita quotidiana. I cartelli, che indicano la via, li stai incontrando con la normale vita di ogni giorno; più sei sobrio, tanto più li riconosci subito e la decodifica è immediata.

  1. Decodificare è un’arte ed occorre il maestro di verità: non basta la tua forza personale se non v’è discernimento.
  2. Non darti scuse, finché non hai certezza della bontà del cammino.
  3. Non darti troppa importanza però, non sei tu che agisci, ma la via, anche se la Via sembra immobile.
  4. La via è davanti a te, devi solo seguire le indicazioni, che Lei ti dà. Reggi quando i venti sono impetuosi; siediti quando sei stanco; cerca di sorridere anche quando sembra impossibile; mangia con rispetto e fa l’amore con la vita con gratitudine, sii contento di quello che usi con rispetto, però non ti attaccare a niente.
  5. La Via chiede viaggiatori veloci e leggeri, pronti a partenze improvvise e che sappiano interpretare le tracce.

7. Se non decodifichi tu, nessuno può farlo al posto tuo e in ogni caso, sarà un’altra cosa.

Decodificare questi tempi è un’arte; occorre discernere la verità dall’errore per tornare, consapevolmente alla radice da cui si proviene. Questo libro esprime il chiaro tentativo di passare dallo stare all’Essere, consapevolmente. La disanima, a volte feroce, dei tempi non attuali, non è  stata fatta per condannarli, ma per comprenderli dal di dentro, dando ad ogni creatura, anche alla più malvagia, un chiaro riconoscimento al personale diritto alla vita, comunque. Il torturato non è meglio del torturatore; se si dissolve l’uno, si dissolve anche l’altro e si esce dal ciclo ripetitivo della rinascita continua. Questo è un altro modo per comprendere la storia tra Frate Francesco e il Lupo di Gubbio, uomo o bestia che fosse.

” Ho visto uno che camminava sulle mie acque; poi si è seduto soddisfatto sulla terra del cuore”,  mentre tanti vociavano: “E’ adultera, la legge dice di ucciderla: tu, la ucciderai?”  Lui sereno, imperturbabile scriveva con ritmo lieve: ”Padre…Madre…Figlio…Spirito Santo”. Tutto era molto dolce e dal silenzio, dalla carne non più martoriata, è nato un bel bambino sorridente. Poi ho sentito una vocetta allegra sussurrare: “Ma tu, non sai scrivere con ritmo? “. “Si”, ho risposto. “Allora fallo- mi ha detto- e sta forte e felice.” E’ così che ho udito, dolcemente coinvolgente, la risatina di Alfredo

La presenza, nella sfera della creazione, è attitudine divina a ricevere, a far passare l’energia della vita, attraverso il telaio della forma, telaio che varia col differente livello evolutivo, proprio di una determinata modalità dell’essere, che si manifesta a quel dato livello. Questo telaio, utilizzando il simbolismo della tessitura, esprime lo strumento tecnico col quale si dispiega, lungo le direzioni armoniche dello spazio, la creazione.  Per spiegare il valore della croce di cui i Cristiani detengono il simbolo, ma non più almeno ufficialmente, la dottrina (fatte poche eccezioni qualificate) occorre fare riferimento al commento fatto da Renato Guenon a proposito del Simbolismo della Croce.

Un esempio di sacro telaio è Maria, Madre di Gesù, che dopo il messaggio dell’Arcangelo Michele, sa che dal tempio sacro della Sua Carne (in altri termini intesa come Natura santa) sarà generato il Signor Gesù, l’Alfa e Omega della Creazione.

Un altro esempio di telaio, potrebbe ricercarsi nel canto di Jalal alDin, detto Rumi (da Rum=anatolico, Gabriel Mandel Khan).

   L’UOMO DI DIO

L’Uomo di Dio è ubriaco senza vino.

L’Uomo di Dio è sazio senza cibo.

L’Uomo di Dio è turbato e perplesso.

L’Uomo di Dio non mangia né dorme.

L’Uomo di Dio è Re sotto il saio di un derviscio.

L’Uomo di Dio è un tesoro in una rovina.

L’Uomo di Dio non è aria né terra.

L’Uomo di Dio non è di fuoco né d’acqua.

L’Uomo di Dio è un mare sconfinato.

L’Uomo di Dio piove perle senza una nuvola.

L’Uomo di Dio ha cento lune e cento cieli.

L’Uomo di Dio ha cento soli.

L’Uomo di Dio é reso saggio dalla verità.

L’Uomo di Dio non è appreso da un libro.

L’Uomo di Dio al di là dell’infedeltà e religione.

L’Uomo di Dio si è allontanato dal non-essere.

L’Uomo di Dio è gloriosamente seguito.

L’uomo di Dio è nascosto, Shamsuddin.

Per l’Uomo di Dio bene e male sono simili.

Cerca l’Uomo di Dio e lo troverai!                        Fihi ma fihi, 26 : Jalal alDin, detto Rumi.

 

Ricorda, comunque caro amico che leggi, la libertà, una volta persa, può essere riconquistata. E’ già successo. Però, se si perde il significato di essere liberi  e quindi di essere liberi costruttori di verità, il danno diviene irreparabile, perché si è persa la nozione di Verità.

 

Il Maestro di Verità

Molti sono i maestri di vita; pochi i Maestri di Verità. Che Dio ci aiuti a trovare il Maestro Vivente di Verità e a seguirLo in umiltà di cuore nella nuova Via, percorsa dai Cammelli della Verità dell’Amore. Finalmente per Essere e non per sembrare.

E’ il Padre che corre incontro al figliolo prodigo, e non viceversa. E’ il Maestro che illumina col sorriso, o riveste col mantello, il discepolo e non viceversa.

Chi nasce dal Cuore del Maestro di Verità, vive nel Cuore del Maestro di Verità, senza separazione. Come la Goccia nell’Oceano.  Immersi nel Cuore dell’Universo non ci si aggrappa a nulla, lì semplicemente c’è spazio solo per l’Io Sono.

Quando si comincia il proprio Cammino, ad un certo punto, potrebbe risuonare nel cuore:-” Non sei sciocco a donare una vita che non puoi tenere, per l’Amore che non perderai mai .”(Mosè David Berg dei Bambini di Dio.)

Tempo fa, dopo molti sforzi, salii sul Tabor, ma Lui lì non lo trovai. All’Eremo di Camaldoli, però, trovai preziosi consigli e paterna guida.

Esiste ancora la Via Tradizionale Esicasta in Occidente? O come dice Renè Guenon:- Nell’esicasmo, l’iniziazione propriamente detta è essenzialmente costituita dalla trasmissione regolare di certe formule, paragonabile esattamente alla comunicazione dei mantra nella tradizione indù e dei wird nelle turuq islamiche; è anche presente tutta una «tecnica» dell’evocazione, come mezzo proprio del lavoro interiore [A tal proposito è interessante notare che questa invocazione, in greco, è designata col termine mnemé, «memoria» o «ricordo», che è l’esatto equivalente dell’arabo dhikr], mezzo ben distinto dai riti cristiani exoterici, quantunque questo lavoro possa trovare in essi un punto d’appoggio, come abbiamo già spiegato. Dal momento che insieme alle formule prescritte viene trasmessa validamente l’influenza alla quale esse servono da veicolo, ciò implica naturalmente l’esistenza di una catena iniziatica ininterrotta, poiché evidentemente è possibile trasmettere solo quello che si è a sua volta ricevuto [Vi è da notare che fra gli interpreti moderni dell’esicasmo, ve ne sono molti che si sforzano di «minimizzare» l’importanza della sua componente propriamente «tecnica», sia perché questo corrisponde effettivamente alle loro tendenze, sia perché pensano che così facendo possono evitare certe critiche basate su una completa incomprensione delle cose iniziatiche; in ogni caso è questo un esempio di quell’impoverimento di cui parliamo così spesso]. Queste cose comunque possiamo solo limitarci a segnalarle sommariamente, ma il fatto che l’esicasmo, ai nostri giorni, sia ancora vivente ci fa pensare che sarebbe possibile trovare in questa direzione certi chiarimenti circa i caratteri ed i metodi di altre iniziazioni cristiane che sfortunatamente appartengono al passato. Per concludere, infine, possiamo dire che malgrado le origini iniziatiche del Cristianesimo, esso nelle sue attuali condizioni è sicuramente nient’altro che una religione, vale a dire una tradizione di ordine esclusivamente exoterico, ed in esso non esistono altre possibilità che quelle di tutti gli exoterismi. D’altronde, il Cristianesimo attuale non pretende di essere nient’altro giacche si pone un solo scopo: ottenere la salvezza.
Naturalmente un’iniziazione può sovrapporsi e ciò potrebbe essere anche cosa normale perché la tradizione sia
veramente completa, venendo a possedere così, effettivamente sia l’aspetto exoterico sia quello esoterico; ma questa
iniziazione, quantomeno nella sua forma occidentale, in effetti attualmente non esiste più. D’altronde, sia chiaro che
l’osservanza dei riti exoterici è pienamente sufficiente per ottenere la salvezza, e questo è già tanto, certamente, ed è
anche tutto quello a cui può legittimamente aspirare, oggi più che mai, l’immensa maggioranza degli esseri umani; ma
cosa dovranno fare, in simili condizioni, quelli per i quali, secondo un’espressione di alcuni mutacawwufin, «il Paradiso
è ancora solo una prigione», da:” Considerazioni sull’Esoterismo Cristiano, Renè Guenon”

La Speranza, comunque, non era persa.

CON Alfredo la Preghiera continua SI RINNOVA.

Non sei del mondo, però Sei nel mondo come Entità Anonima della Matrice divina con una missione da compiere. L’Umanità ha un destino evolutivo: “ L’uomo ha un origine e un destino; e, se  non ricorderà, perderà entrambi”.

Al Ritmo della Pulsazione del Cuore del Maestro si sveglia il Ricordo di Chi sei; così si comincia a vivere la Realtà del Tabor, nel Verde del Khidr.  Fakhr ricorda l’ umiltà di cuore: parola vibrante  sussurrata nell’orecchio destro; e il  Viaggio ha inizio con la  Parola che è inizio di creazione:

 Vibrazione-suono: è qualità propria dell’Etere. Il Suono Primordiale è la Parola divina che crea. La Rivelazione, essendo un’opera del Verbo  come la Creazione stessa, è propriamente un’ ”audizione per colui che la riceve”Vishnu e il Delfino, Dagon etc il culto di ApolloDa:  Alcuni aspetti del simbolismo del pesce di Renè Guenon:  il delfino corrisponde al segno zodiacale del Capricorno, in quanto porta solstiziale  che dà accesso alla via ascendenteVishnu, l’arca che contiene tutti i germi della vita futura, etc accostamento a Noè…la lettera nun nella cabala ebraica intende una nuova nascita spirituale o rigenerazione. Da:“ Nun…luce, 14 lettera alfabeto arabo; semicirconferenza con punto al centro; ricorda anche la coppamatrice che contiene l’uovo del mondo…metà inferiore che si deve unire alla superiore del Cuore. Lo sviluppo del germe spirituale implica l’uscita dell’essere dal suo stato individuale etc… pag. 142 Simbolismo,  Il mistero della lettera Nun di Renè Guenon

Senza l’umiltà, il cuore non può cominciare ad aprirsi consapevolmente all’Essere Unico. Il Lavoro nella Tekkia fatto dalle sorelle e fratelli a che serve?  Pensa alla realizzazione di una collana di perle per ornare il collo eburneo del Maestro. Il filo anonimo che le tiene unite è l’umiltà. L’anonimato è  un aspetto tecnico insostituibile nel Lavoro, è un vero metodo operativo: è il volere senza desiderare.

La soggettività deve diminuire, la Divinità deve rifulgere; è la stessa cosa che fa dire a Giovanni Battista, il Precursore parlando del Cristo di Dio :” Bisogna che Egli cresca e che io diminuisca”. Questo lo dirà ai suoi discepoli, esortandoli a seguire   il vero Maestro finalmente giunto per realizzare le speranze del vero Israele:- ” E’ venuto in casa sua, i suoi non l’hanno ricevuto, ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto, Egli ha dato il Diritto di diventare Figlioli di Dio, a quelli, cioè, che credono nel suo nome, i quali non sono nati  da sangue, né da volontà di carne , né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.– Giov.1,11-13

Egli è venuto per risvegliare la Dignità divina che Loro avevano già, prima che questo mondo fosse.

Nell’equilibrio fra carne, anima e spirito l’uomo può trovare la vera Radice, il proprio Maestro Interiore, che è oltre questi tre aspetti della Manifestazione; oltre la Trinità del Padre, Figlio e Spirito Santo.

La Grande Opera è Anonima, perché DIO NON HA NOME.  Gli Attributi divini hanno Nome, ma l’Essere Unico è oltre la Manifestazione e la Non-manifestazione dei Suoi Attributi.

Senza il Maestro di Verità vivente questa Via Senza Forma non può essere percorsa.

E’ una Scala in discesa, prima Dio, poi a seguire: la Nuova Fase, il Profeta della Nuova Fase, il Lavoro Anonimo del Gruppo della Nuova Fase, in ultimo l’Allievo, della Nuova Fase, che cercando Dio, segue i Passi del Maestro per trovare, nella propria carne, la Pietra preziosa della Divinità:  Mattone divino della Cattedrale Cosmica.

Trovata la Pietra preziosa, la  risalita della Scala della spina dorsale, avviene in obbedienza e servizio, facendo uso dell’Allegria dello Spirito Santo, che scaturisce abbondante dal Cuore della Vita.

Servendo, anche con la tua Carne divina, l’Umanità tu troverai la Divinità: la Povertà di sapere che ogni tassello dell’evoluzione è abitato dalla Divinità, che tutto unisce nell’Unità, dove rientrano tutti gli attributi divini.

Ciò che è sceso deve risalire con frutto abbondante. Allora non ci saranno più separazioni ma Unità. Occorre drizzare le Antenne delle Tempie-Tempio per sintonizzarsi con la Musica divina, assimilando armonicamente l’Amore divino, nutrimento degli Universi. La Vita, con la creazione consapevole, si mostra prima nell’udito poi nella visione.

Essere un Canale d’Amore, che ricevere Amore per generare Amore, senza distinguere fra una apparente forma di vita e un’apparente forma di non vita: tutto e tutti sono Uno.  Sia quello che si vede, che quello che non si vede è Uno.

Alcune considerazioni sul mio percorso  e  ricordi vari del mio Maestro.

La presa di Coscienza avvenne durante il 3° Shogul (26/10/2002) e fu finalmente intravisto, dopo tanti anni di estenuante ricerca nell’esilio, il Giusto Sentiero formale per l’esecuzione della Preghiera del Cuore(  però questo lo avrei compreso con certezza 20 anni dopo: 30 04 2022)

La Notte del Potere del 2002 tenne testa alla confusione del mio mondo e fu intravista, in qualche modo, la Terra di LA’ e la Porta per l’Oasi, quella le cui acque lustrali rigenerano le potenze dell’anima, che lì vanno a dissetarsi assieme agli Angeli dei Cieli.

Col tempo, dovetti cimentarmi cogli Animali-Totem , incontrati nella mia via giornaliera, e oltre al Cinghiale, al Cavallo, al Daino, al Pavone, al Serpente, all’Aquila, alla Farfalla e al Gatto….dovetti fare i conti col Bisonte, che venne a completare il Lavoro del Cinghiale : ciò rese possibile  per il Lavoro di Coppia da Villa San Pietro a Bradford.  Con Pasqua 2004  ci fu la visita dell’Iguana Dorato.  l’Iguana delle Galapagos. Il Delfino di Hallaj e la Fonte lustrale. L’Aquila e il Bastone egizio sacro: Pasqua 2005. Tashunka Uitko. Tatanka Yotanka: però il cavallo è consegnato ad Aga a Natale 2005. I Bisonti, maschio e femmina, Franco ed Angela,  hanno agito assieme a Bradford Natale 2006 per la loro famiglia. Un Lavoro di Coppia assegnato dalla Guida; prima di quello però fu datosempre non verbalmenteil compito di conseguire la patente automobilistica per guidare con perizia il tappeto volante.  “Ricorda sempre che l’impeccabilità ti dà il potere, ma il potere di per se dà solamente schiavitù e sofferenza”.

Il Tappeto bianco, che Qualcuno ha appoggiato arrotolato nella tua Stanza, tu lo hai srotolato. E’ anche  Mantello e Sandalo di purezza; è la Purezza del Cuore ciò che fa volare il tappeto. Impara ad usarLo, anche per volare. Ti serve. E’ l’Inaccessibile, però ci sei già dentro. Chi è entrato può uscire ed entrare quando vuole! Eliseo vedendo scomparire Elia, gridò a tutta forza: Padre mio, Padre mio! Carro di Israele  e sua Cavalleria.[13] Il nuovo Eliseo sarà pronto ad avvistare per tempo l’arrivo dell’Astronave e salire su essa col suo Tappeto?  C’è un Punto d’unione con l’Angelo, il Paradiso terrestre e l’Uomo, ma anche quello è prigione, rispetto all’Unione Suprema, che è oltre le sbarre di qualsiasi Paradiso.

Divinità nella creatura umana

Stati superiori dell’Essere

Occorre unificare, anche oltre gli Attributi sacri degli Arcangeli Gabriele e  Michele per seguire prima la Via di Francesco d’Assisi, poi  per andare oltre.

 

Phelipe, il Gatto, e le prime considerazioni sulla Postura dei Piedi, inizio di una nuova Danza seguendo il Portatore del Fuoco. Solo Lui conosce certi Passi che fanno fermentare la Pasta del Cuore

 

 

La Verità è il Frutto della Bellezza dell’Amore. Chi cerca Dio con Umiltà cerca Se stesso e va oltre ogni forma; assorbito dalla Divinità dona Pace e Amore ovunque a chiunque, come il Sacro Pavone, che olimpico ruota su stesso, come fa il Sacro Danzatore nella “ La Ballata di Andrea”.

La Tappa del Discepolo-Caterina passa per LA, che è anche Porta per il Verde. La Spada e l’Incisione profonda di Giuliana-Guida. Materia nera e verde unite assieme come se si trattasse di una Schacchiera. Una Materia grigia e vaporosa è stata costretta a lasciare la sua presa sul groviglio nero. Il nero è lavato via dall’Acqua lustrale: ricorda se non ci fosse stata la malattia non avresti compreso COSA E’ LA SALUTE.

Gli ORGANI INTERNI sono sulla Via della Rigenerazione. Sei entrato in un Gioco di Squadra. Abbraccia, in modo Anonimo, coi Maestri e cogli Angeli, assieme a tutti gli Esseri del Creato, l’Onnipotenza divina e in quella nuota come goccia. Ricordi la Piroetta di danza e dov’é il Baricentro? Ricordi chi è il Danzatore? E ricordi chi è il Musico?                                                                                                   

«Tristo è quel discepolo che non avanza il suo maestro» Leonardo, Pensieri.

        E in che modo il Discepolo diviene Maestro?

 

 

Enrico-Maestro e la retta Via, tappa sul Cammino per aprire la Porta dell’Incrocio tra Cieli e Terra. Ricorda la Piroetta attorno all’Asse delle Manifestazioni e il Passo rotante su se stesso. Ancora il Pavone Benedicente.                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                            

Alfredo usa  Passi di Danza, che solo lui conosce; si impara il Russo con Flavio?

Gennarino, il Gattino e la Postura delle Mani; il Movimento delle Dita e la Crescita dei Baffi! 14/04/07

Occorre ritrovare consapevolmente il Giusto Sentiero, che partendo dal Cuore dell’AMATO sfocia nel Cuore della creatura. A quel punto inizia il Ritorno consapevole alla Casa paterna o Matrice. Dopo avere Udito il Richiamo, arriva allora anche la Visione, fatta di semplici flash luminosi, che illuminando il sentiero fanno sì che il passo non vacilli.

L’Aratore, guidando con allegra maestria l’Aratro, traccia con gli Shogul i Solchi direzionali della Croce. Le Braccia di Questa indicano le sei direzioni dello spazio dove vanno collocate le Colonne; quante queste devono essere e quale sarà la   distanza fra loro. I suoi Collaboratori, seguendo le Istruzioni del Progettista, squadreranno, una ad una, le Pietre/Mattoni deificati per l’Edificazione  dell’Edificio Vivente Cosmico. Lo Zunnar ti ricorda chi sei e da quale inferno sei stato tirato fuori: Naqshabandi.

Idries Shah e le Mani di Giuliana: Khidr e Dhikr. La Tecchia. Roma è ovunque: ma Massimiliano precede. Il punto di incontro da cui partono le braccia della Croce è l’ultimo Anello mancante che completa il Tasbi cosmico. Il Rosa chiaro dell’Alba: Alfredo ci ha allenati e sa cosa sta per accadere. Il Fuoco và tenuto acceso fino all’Alba. Se solo scoprissimo di Essere già UNO!  Alif.  I Templari storici gridavano lanciandosi in Battaglia:“ Viva Dio Santo Amore! ” Oggi dicono:“Allah Hu Karim”. E si salutano evocando l’Amore, come energia divina.

Non v’è diversità col passato, perché lo stesso Spirito si adatta a tempi storici diversi; però si può anche cantare come Flavio, perché l’Amato deve adattare nuovi Passi di danza, che conosce solo Lui, per condurre, in modo spedito, gli Amanti del momento attuale, lungo i Percorsi che oggi seguono i Cammelli dell’Amore.

I Colori aprono la strada dell’Uomo Universale. Medici cosmici. Volere l’Amore. Vedere l’Amore. Respirare l’Amore. Essere l’Amore che unifica ogni diversità in bellezza e verità.

IDA, dice Caterina: Intenzione Dedicazione Attenzione.

Alleluia oltre le Stelle col Primo Shogul e si riscende la Scala, illuminando con la Luce e rigenerando nel Verde la Creazione Intera Cosmica, e non solo planetaria. Rosso Rosa Arancione Giallo  Verde Azzurro   Rosa-Indaco-Viola e il secondo shogul.

“ Libera le tue preghiere dal soffio del desiderio poiché il desiderio le corrompe totalmente e diventano senza alcun valore ”(Hakim Sanai) ” Sii sempre consapevole della tua impotenza ed ipocrisia e nello stato di completa sottomissione, prega in Lui dicendo “ Oh mio Dio “; Egli risponde sempre. “Eccomi, sono qui! ” Hakim Sanai.

La vera preghiera nasce dalla riscoperta che: “amor e’l cor gentile sono una cosa sola”( Dante)

La vera preghiera produce nuovi Cieli e nuova Terra; rigenera la Creazione diffondendo Energia d’Amore, perché nasce dall’Amore. Occorre trasformare il proprio Cuore in Tekkia orientata secondo i principi tradizionali verso la Fonte della Vita. Questo Orientamento può essere fatto solo dal Maestro Vivente di Verità, perché Lui ha le conoscenze tecniche del Costruttore, che produce i veri Risultati.

 I cieli e la terra sono tra loro in equilibrio energetico. La croce solcata dall’aratro fissa in Atlante il baricentro energetico della Preghiera, che sostiene le Galassie.  Cosa è Preghiera? La creazione armoniosa di nuovi Cieli e nuova Terra.

 La vera Preghiera, quella continua, produce anche le fusa di Gennarino, il mio gattino  che aveva  un occhio solo. E’ una vibrazione prodotta, nel corpo fisico, dal movimento della Trinità che cavalca dolcemente l’Energia dell’Essere Unico. Tutto  parte dal Centro della Croce, anello che sembra mancante solo perché non è visibile ad occhio nudo, ma che, come l’Atlante cervicale è Bilancia per tutte le posture, è l’Equilibrio e la Chiave di volta dell’Edificio della Preghiera che forma le Galassie. Questo Anello mancante lo puoi scoprire in te per renderlo operativo, solo se incontri il Maestro di Verità e ti consegni a Lui, come il corpo morto che deve essere lavato, oppure come il neonato che dipende in tutto dalla Madre.

Il Discepolo ha la reale possibilità di crescere nella Verità, quando scoprirà  di essere scolpito nella mano del Maestro. Il Maestro non abbandonerà mai il Discepolo; l’unico ostacolo vero può essere rappresentato dalla stupidità del Discepolo, che confidando in sé e non nella Guida, non vede a tempo le trappole nel Cammino, trappole prodotte dalla sua separazione.

Solo la sequela dell’Amore per l’Amore, farà di te una  pietra squadrata, pronta ad essere impiegata per l’Edificio Cosmico.

Questo è il valore della Preghiera continua, cosciente attività dell’Essere, che, nell’Opera della Trinità, aiuta l’Operaio a portare frutto abbondante.

Le fusa vibrazionali della preghiera continua guariscono le piaghe della sofferenza e la sofferenza stessa.

Ricorda l’Iguana delle Galapagos, che ti  ha rafforzato mani e piedi, per entrare nell’Oceano  nel tuo voler seguire il Delfino: rigenerazione dell’Essere nella Dolcezza; altro modo per intendere l’ apertura della porta solstiziale del Capricorno per l’ascesa: dall’ombelico al cuore dell’Essere. Nun: luce, 14 lettera alfabeto arabo; semicirconferenza con punto al centro; ricorda anche la coppa, matrice che contiene l’uovo del mondo…metà inferiore che si deve unire alla superiore del Cuore. Lo sviluppo del germe spirituale implica l’uscita dell’essere dal suo stato individuale etc…pag. 142 Simbolismo, René  Guenon.

L’unione di Cuore a Cuore è da viversi come la Continuità che lega la Goccia all’Oceano.

Non distoglierti dal Maestro, neppure di un millimetro, anzi, nel Respiro,  unificando, trasforma la presenza nella Presenza.  Canta senza stancarti:” La haula walla quèta illa billa alla zim” e non preoccuparti se non sai scriverla, ma tu cantala in Libertà d’Amore, come ti è stato insegnato nel silenzio.

D.O.M.

 

 

[1] La Rosa che fiorisce ad Est, Franco Napoletano. Bastogi Libri marzo 2019, pag 136-138

[2] Giuda v.9

[3] “ Venite a Me voi tutti, che siete aggravati e travagliati ed Io vi darò riposo. Prendete su voi il mio giogo ed imparate da Me, che sono mansueto ed umile di cuore, e voi troverete riposo alle anime vostre, poiché il mio giogo è dolce e il mio carico leggero” Matteo 11, 28

[4] Salmo 55,22

[5] Giuda v. 9

[6] La rosa che fiorisce ad est,Franco Napoletano, Ed BastogiLibri, fine marzo 2019, pag143

[7] Esodo 20,1-6.

[8] Filocalia I,Abba Evagrio il Monaco, Sui pensieri malvagi 5,7; LEF 1978 Firenze, pag 53

[9] La rosa che fiorisce ad est,Franco Napoletano, Ed BastogiLibri,fine marzo 2019, pag.171-72.

[10] Invito a leggere San Francesco e il Sultano 1219-2019, curato da Franciscan Media e scaricabile dal web.

[11] Lu.15:11-32.

[12] I Sufi, Edizioni Mediterranee, 2004 Roma.

[13] II Re2, 12.